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Qualcosa sta cambiando in Italia. La legislazione italiana riguardante le successioni e i matrimoni, che è sempre stata refrattaria alle riforme legislative, potrebbe essere interessata da alcune importanti novità riguardanti la regolamentazione (i) dei patti successori e (ii) dei patti prematrimoniali . Si tratterebbe di una riforma storica, atteso che la possibilità di stipulare patti successori e patrimoniali consentirebbe una maggiore flessibilità nella pianificazione internazionale per individui e coppie, incrementando l'attrattività dell'Italia quale paese in cui stabilire la propria residenza.
La normativa attualmente in vigore
L'attuale legislazione italiana pone alcune importanti limitazioni alla libera determinazione degli individui nell'ambito successorio e matrimoniale.
Per quanto riguarda le successioni, il Codice Civile proibisce la stipula di atti aventi ad oggetto la futura successione. In particolare, risulta vietato qualsiasi negozio (all'infuori del testamento) mediante il quale (i) un individuo dispone della propria successione prima della sua morte o (ii) un futuro erede rinuncia o dispone di diritti relativi alla futura eredità. Tali negozi, ove conclusi, sono nulli.
Inoltre, per quanto riguarda i matrimoni, il Codice Civile proibisce la stipula di accordi prematrimoniali, conclusi dai futuri sposi prima del matrimonio, volti a regolare una possibile separazione o divorzio. Gli accordi matrimoniali possono essere validamente stipulati dagli sposi solo successivamente al matrimonio e devono rispettare le forme prescritte dal Codice Civile. Allo stato attuale, mediante tali accordi gli sposi possono derogare al regime di comunione dei beni al fine di adottare il regime speciale della separazione dei beni. Inoltre, sarebbe possibile utilizzare tali accordi per disciplinare alcuni ulteriori aspetti della vita coniugale, a patto che il contenuto di questi accordi sia conforme alle stringenti prescrizioni individuate dal Codice Civile.
Queste limitazioni rappresentano da sempre un ostacolo alla autodeterminazione del testatore e degli sposi, rendendo l'Italia meno interessante per gli stranieri, specialmente per coloro che provengono da paesi di Common Law, dove invece è tutelata la libertà non solo del testatore (nel disporre della propria eredità) ma anche degli sposi (nella stipula di accordi pre e post-matrimoniali).
h3. Cosa è accaduto?
Il 28 febbraio 2018, il Consiglio dei Ministri ha approvato un pacchetto di disegni di legge tesi a semplificare e modernizzare la legislazione italiana. Fra tali disegni di legge, uno in particolare ha ad oggetto la riforma della disciplina delle successioni e dei matrimoni.
Avendo riguardo alle successioni, la proposta legislativa include l'abolizione del divieto dei patti successori, consentendo ad un individuo di disporre della propria eredità attraverso ulteriori atti rispetto al testamento (e.g. un contratto). Inoltre, è stato proposto di consentire ai futuri eredi di rinunciare ai diritti vantati su tutta, o su una parte, della futura eredità.
Relativamente alla disciplina dei matrimoni, è stato proposto di consentire la stipula, prima del matrimonio, di accordi prematrimoniali volti a regolare aspetti personali e finanziari della vita familiare, ivi inclusa l'eventuale crisi coniugale, nonché stabilire criteri relativi all'educazione dei figli.
Allo stato attuale, questa riforma non è ancora entrata in vigore, in quanto dovrà essere approvata dal Parlamento italiano.
h3. Quale impatto avrà questa riforma?
La riforma della legislazione relativa alle successioni e ai matrimoni è particolarmente interessante non solo per i cittadini italiani, ma anche per tutti gli stranieri che stanno valutando l'opportunità di trasferirsi in Italia.
L'Italia, peraltro, ha recepito due Regolamenti Europei che introduce una legislazione uniforme, a livello unionale, riguardante le successioni ed il regime patrimoniale dei coniugi. Tali Regolamenti consentono, entro certi limiti, non solo di riconoscere i patti successori conclusi all'estero, ma anche gli eventuali accordi prematrimoniali stipulati all'estero dai coniugi, a patto che siano conformi alla citata disciplina regolamentare.
In tale contesto, le proposte normative italiane forniscono uno strumento aggiuntivo, essenziale per ampliare il ventaglio di scelte a disposizione degli individui e delle coppie straniere.
h3. Ulteriori benefici
Per quanto riguarda le successioni, le novità normative proposte costituiscono l'ultimo tassello di una più ampia riforma del sistema legislativo italiano, teso a combinare la flessibilità della pianificazione successoria con una ridotta tassazione sulle successione e sulle pensioni. Attualmente, l'imposizione fiscale italiana sulle successioni è particolarmente vantaggiosa, prevedendo delle aliquote d'imposta che sono fra le più basse in Europa. Inoltre, l'Italia ha recentemente introdotto un nuovo regime fiscale particolarmente vantaggioso (il c.d. "Regime dei Pensionati") che riduce drasticamente l'imposizione fiscale sugli stranieri che, percependo una pensione all'estero, decidono di spostare la loro residenza in Italia. In tale contesto, l'introduzione nell'ordinamento italiano dei patti successori avrebbe l'effetto di incrementare l'interesse da parte dei soggetti esteri verso l'Italia.
Inoltre, avendo riguardo alla disciplina dei matrimoni, l'Italia è sempre stata una destinazione popolare per molte coppie straniere, che decidono di spostare la loro residenza in Italia per usufruire delle bellezze artistiche e naturali che il Paese offre. Negli ultimi anni, l'interesse verso l'Italia è aumentato, anche grazie all'introduzione di un particolare regime fiscale (il c.d. regime dei "Res non dom") che prevede, tra l'altro, alcuni importanti benefici fiscali per le coppie straniere aventi rilevanti patrimoni.
Tutto ciò, combinato con la flessibilità che la regolamentazione europea ha introdotto nei settori in oggetto, avrà certamente l'effetto di rafforzare l'interesse delle coppie straniere verso la Bella Italia.
