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L'M&A in Italia nel Settore Energy: prospettive e nuove opportunità del TU Energie Rinnovabili
11 dicembre 2024 | Legge applicabile: Italia | 4 MINUTI DI LETTURA
Il settore Energy nel mercato M&A in Italia si conferma uno dei più dinamici. In particolare, il segmento delle energie rinnovabili è diventato un obiettivo strategico per gli investitori, anche grazie agli incentivi offerti dalle politiche nazionali e internazionali. Con il recente Testo Unico sulle Energie Rinnovabili, approvato dal Consiglio dei Ministri il 25 novembre 2024, in vigore dal 30 dicembre, si profilano nuove opportunità per gli operatori del settore e un quadro normativo, auspicabilmente più stabile e connotato da maggiore certezza, che ci si attende possa attrarre l’ingresso di ingenti capitali nel solco della crescente spinta verso la transizione ecologica.
Il Testo Unico sulle Rinnovabili: Il Nuovo Quadro Normativo
Il Testo Unico sulle Rinnovabili si prefigge l'obiettivo di regolamentare il settore della produzione di energia sostenibile creando un quadro normativo organico e meno frammentato rispetto agli scenari legislativi precedenti, puntando in primo luogo sulla semplificazione delle procedure amministrative per la costruzione e l'esercizio degli impianti nonché per la realizzazione di interventi modificativi degli stessi.
Il decreto prevede tre regimi amministrativi per la realizzazione degli impianti:
- attività libera: applicabile agli interventi di minore entità, non richiede l’acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso, ferma restando la necessaria compatibilità degli interventi con gli strumenti urbanistici approvati e i regolamenti edilizi vigenti nonché il rispetto di certe condizioni ambientali;
- procedura abilitativa semplificata (PAS): richiede la presentazione di una documentazione tecnica semplificata e si applica ad interventi non su larga scala per i quali non sia necessaria una previa valutazione di carattere ambientale;
- autorizzazione unica: richiede la presentazione di un'istanza alla Regione per impianti < 300 megawatt e al MASE per impianti > 300 megawatt; il procedimento, secondo la complessità degli interventi, può durare fino a 175 giorni, nel caso di progetti non sottoposti a valutazioni ambientali, oppure fino a 420 giorni laddove si applichi la verifica di assoggettabilità a VIA e la Valutazione d’impatto ambientale.
Regioni ed Enti Locali hanno 180 giorni di tempo per adeguarsi al dettato del Testo Unico e per attuare i necessari regimi amministrativi. Durante il periodo transitorio continueranno ad essere applicate le normative previgenti.
Il decreto introduce inoltre le cosiddette “zone di accelerazione”, aree geografiche che dovranno essere mappate dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) entro maggio 2025 allo scopo di agevolare e accelerare l'installazione di impianti fotovoltaici. Le Regioni dovranno adottare un Piano specifico entro il 21 febbraio 2026.
La Struttura Tipica di un’Operazione M&A nel Settore Energetico
Le operazioni M&A nel settore delle energie rinnovabili sono complesse e strutturate secondo gli aspetti specifici legati al settore energetico. Frequentemente, queste operazioni prevedono l’acquisizione di asset, come impianti già operativi o in fase di sviluppo, da parte di un investitore. Il processo inizia con una fase di due diligence, durante la quale vengono esaminati gli aspetti legali, tecnici e finanziari dell’impianto, nonché la conformità alle normative ambientali.
La strutturazione finanziaria delle operazioni M&A può prevedere l’utilizzo di diversi strumenti, tra cui l’emissione di debito e capitale proprio, in una logica di project financing, che consente di separare i rischi legati alla gestione dell’impianto da quelli legati all’acquisizione.
Uno sguardo alla figura dell’Investitore nel Settore Energetico
Le energie rinnovabili rappresentano un mercato in crescita, ma anche un settore con elevate esigenze di finanziamento. É su questo terreno, incentivato dalle politiche di transizione ecologica di cui il Testo Unico è il più recente esempio sul fronte legislativo nazionale, che si manifestano le opportunità per gli investitori.
Nel contesto delle operazioni M&A, l’investitore è colui che acquisisce gli asset o le partecipazioni del veicolo societario esercente gli impianti, puntando su rendimenti economici stabili e a lungo termine. Gli investitori nel settore energetico, in particolare quelli che si concentrano sulle energie rinnovabili, sono prevalentemente fondi di private equity e investitori istituzionali alla ricerca di progetti che siano in grado di generare flussi di cassa stabili e duraturi.
Le motivazioni che spingono un investitore a entrare nel mercato delle rinnovabili sono la ricerca di rendimenti garantiti, la diversificazione del portafoglio e la possibilità di contribuire alla transizione energetica. La crescente attenzione delle istituzioni e degli enti regolatori verso gli impianti verdi rende questo settore particolarmente attrattivo.
Un altro fattore importante per l’investitore è la riduzione del rischio, soprattutto attraverso l’accesso a contratti di lunga durata (PPA) che garantiscono un prezzo stabile per l’energia prodotta. In questo modo, anche le incertezze legate alle fluttuazioni dei prezzi di mercato vengono mitigate, rendendo l’investimento nel settore più sicuro.
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