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Biogas e biomassa: gli incentivi alla luce del Decreto FER 2 del 2024 e delle Nuove Regole Operative del MASE

13 dicembre 2024 | Legge applicabile: Italia | 8 MINUTI DI LETTURA

Con l'entrata in vigore lo scorso agosto del Decreto FER 2 per la promozione degli impianti a fonti rinnovabili innovativi1  e con l'approvazione, pochi giorni fa, del Decreto direttoriale 10 dicembre 2024 n.16 sulle regole operative del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE)2  per la gestione degli incentivi, l’Italia ha compiuto un passo decisivo nella incentivazione delle energie rinnovabili, in particolare per gli impianti di biogas e biomassa. L’obiettivo è stimolare lo sviluppo delle fonti rinnovabili, migliorando al contempo la sostenibilità del sistema energetico attraverso un’efficace gestione delle risorse destinate agli impianti di produzione da biomassa e biogas.

1. Contesto normativo 

Il Decreto FER 2 ha rinnovato il quadro normativo per la promozione delle fonti rinnovabili non fotovoltaiche, tra cui il biogas e la biomassa. Il Decreto, infatti, non solo ha esteso le risorse destinate agli impianti di biogas e biomassa, ma ha anche ridefinito i meccanismi di incentivazione, soprattutto per quanto riguarda l’assegnazione degli incentivi tramite aste competitive e ritiro dedicato.

a) Aumento delle risorse finanziarie

Il Decreto FER 2 ha destinato un aumento significativo delle risorse per gli impianti di biogas e biomassa, con l’obiettivo di favorire una crescita del settore, in linea con gli obiettivi di sostenibilità e di decarbonizzazione. Questo intervento mira a rispondere alla crescente domanda di energia rinnovabile e a stimolare nuovi investimenti nel settore.

b) Innovazioni nelle aste e nel ritiro dedicato

Una delle modifiche fondamentali riguarda la tipologia di aste e la rivalutazione dei prezzi incentivanti per gli impianti di biogas e biomassa. Sebbene permanga il meccanismo di ritiro dedicato, con il quale il GSE acquista l'energia prodotta da impianti di piccole e medie dimensioni a un prezzo stabilito, come di seguito meglio precisato, il sistema delle aste competitive è stato aggiornato.

Il ritiro dedicato è un meccanismo che garantisce un prezzo fisso per l'energia prodotta dagli impianti di biogas e biomassa, con il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che acquista l'energia a un prezzo stabilito. L’importo degli incentivi è determinato in funzione della capacità installata dell’impianto e della fonte utilizzata. Gli impianti di piccole e medie dimensioni hanno accesso a un incentivo che copre i costi di produzione e fornisce una certezza di redditività per il periodo di durata dell’incentivo (solitamente 15 anni).

Le aste competitive sono riservate agli impianti più grandi e a quelli con una capacità di produzione superiore a determinate soglie. In queste aste, i partecipanti offrono il prezzo al quale sono disposti a vendere l’energia, e le offerte più competitive vengono selezionate per beneficiare degli incentivi. Con l’introduzione del Decreto FER 2, sono stati previsti aggiustamenti nelle modalità di partecipazione, consentendo una maggiore partecipazione degli impianti di biogas e biomassa di media dimensione, in modo da evitare la concentrazione degli incentivi sui grandi impianti e garantire una distribuzione più equa delle risorse.

c) Aumento degli incentivi per impianti di biomassa e biogas sostenibile

Il Decreto FER 2 ha introdotto incentivi aggiuntivi per gli impianti che utilizzano biomassa di origine sostenibile, come i residui agricoli, i sottoprodotti forestali o i rifiuti organici. Questo approccio risponde all’esigenza di promuovere non solo la transizione energetica, ma anche la sostenibilità ambientale e l’economia circolare. Gli impianti che utilizzano biomassa con certificazioni di sostenibilità riceveranno un premio economico maggiore rispetto a quelli che impiegano biomassa convenzionale.

2. Requisiti per accedere agli incentivi

Gli impianti di biogas e biomassa devono soddisfare determinati requisiti per poter accedere agli incentivi previsti dal Decreto FER 2. Tra i principali criteri:

  • Sostenibilità della biomassa. Gli impianti devono utilizzare biomassa che soddisfi specifici criteri di sostenibilità, al fine di ridurre le emissioni di gas serra e promuovere l’economia circolare. In particolare, è incentivato l’uso di biomassa residua, come scarti agricoli e forestali, che non competono con la produzione alimentare.
  • Dimensioni e capacità dell’impianto. Esistono soglie minime e massime di capacità per ciascun tipo di incentivo. Gli impianti di biogas e biomassa che rientrano nelle categorie di piccole e medie dimensioni possono accedere agli incentivi più facilmente, con meccanismi semplificati di richiesta.
  • Certificazioni ambientali e di qualità. Per ottenere incentivi aggiuntivi, gli impianti devono essere certificati per le loro pratiche ambientali e per l’uso di biomassa sostenibile. Questo garantisce che le operazioni siano in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione e di protezione ambientale.

3. Principali modifiche introdotte dalle regole operative del MASE del 2024

Nel contesto di tale riforma, le regole operative del MASE per il 2024 ("Regole Operative") disciplinano con maggiore dettaglio le modalità e le tempistiche relative al riconoscimento degli incentivi. Queste regole, che si applicano a tutti gli impianti che accedono agli incentivi FER, hanno l’obiettivo di rendere il processo di riconoscimento degli incentivi più chiaro, trasparente e tempestivo.

Il prossimo 16 dicembre aprirà il primo bando per gli impianti biogas e biomassa e, come previsto dal provvedimento delle Regole Operative, il calendario delle procedure successive sarà approvato dal MASE, su proposta del GSE entro il 31 marzo 2025.

a) Modalità di richiesta e gestione degli incentivi

Le Regole Operative definiscono con precisione le modalità di accesso agli incentivi per gli impianti di biogas e biomassa. La domanda di accesso agli incentivi può essere presentata esclusivamente online, tramite la piattaforma dedicata del GSE (Gestore dei Servizi Energetici), che gestisce la parte amministrativa e tecnica.

Gli impianti possono richiedere l'incentivo sia attraverso il meccanismo del ritiro dedicato che partecipando alle aste competitive. Le regole del MASE specificano che le richieste di incentivo dovranno essere accompagnate da una serie di documenti giustificativi, tra cui:

  • la documentazione tecnica che dimostra la conformità dell’impianto alle normative ambientali e alla sostenibilità della biomassa utilizzata;
  • la certificazione di sostenibilità per gli impianti che utilizzano biomassa da fonti sostenibili, che è obbligatoria per accedere agli incentivi maggiorati;
  • la dichiarazione di capacità produttiva e la stima dei volumi di biomassa utilizzati, che permetteranno di calcolare l’incentivo dovuto.

b) Tempistiche di riconoscimento degli incentivi

Una delle principali novità introdotte dal MASE con le Regole Operative è la definizione più chiara delle tempistiche per il riconoscimento degli incentivi, sia nel caso del ritiro dedicato che delle aste competitive.

Per gli impianti che partecipano al ritiro dedicato, il riconoscimento dell’incentivo avverrà in tempi più rapidi, con l’obiettivo di garantire una continuità economica agli impianti di biogas e biomassa che producono energia rinnovabile in modo costante. Le richieste di incentivo saranno valutate dal GSE in un periodo di 60 giorni dalla presentazione della domanda, e gli importi relativi saranno erogati mensilmente.

Nel caso delle aste competitive, la procedura di riconoscimento degli incentivi è stata regolata per evitare ritardi e garantire che gli impianti vincitori ricevano gli incentivi nel più breve tempo possibile. Dopo la conclusione delle aste, i vincitori dovranno procedere con la firma del contratto di incentivazione entro 30 giorni dalla pubblicazione dei risultati dell’asta. Successivamente, l'erogazione dell’incentivo avverrà secondo le tempistiche previste dal contratto, che generalmente prevede il pagamento dell'incentivo ogni 3 mesi.

c) Adeguamento delle aste per impianti di biogas e biomassa

Le Regole Operative stabiliscono che le aste competitive per gli impianti di biogas e biomassa saranno più frequenti e differenziate per dimensioni. Il numero di aste annuali è stato aumentato per favorire una distribuzione equa delle risorse disponibili. Il MASE ha previsto un aumento della capienza delle aste, per permettere a un numero maggiore di impianti di partecipare.

Inoltre, le aste saranno strutturate in tranche per tipologia di impianto, con un’attenzione particolare agli impianti di biogas che utilizzano biomasse residue (come rifiuti agricoli o forestali), i quali riceveranno incentivi superiori, in quanto maggiormente orientati alla promozione dell'economia circolare.

d) Monitoraggio e verifica della conformità

Le Regole Operative prevedono anche un sistema di monitoraggio e verifica periodica delle caratteristiche ambientali e produttive degli impianti. Ogni anno, il GSE effettuerà una verifica della conformità degli impianti alle condizioni di accesso agli incentivi, inclusa la verifica dell’effettivo utilizzo di biomassa sostenibile. Gli impianti che non risultano conformi possono perdere il diritto agli incentivi o vedere ridotti gli importi dovuti.

4. Conclusioni e prospettive future

Il Decreto FER 2, con l’aggiornamento delle Regole Operative, rappresenta una significativa evoluzione del sistema di incentivazione per gli impianti di biogas e biomassa in Italia. L’introduzione di tempistiche più definite per il riconoscimento degli incentivi, l’aumento delle risorse destinate agli impianti di piccole e medie dimensioni, la maggiore trasparenza nelle modalità di accesso agli incentivi e la spinta verso una maggiore sostenibilità ambientale costituiscono gli aspetti cardine di questa riforma. Le Regole Operative offrono maggiori certezze agli operatori del settore, stimolando investimenti nel settore delle biomasse e del biogas e promuovendo al contempo la sostenibilità e l’economia circolare. Con queste misure, l’Italia si conferma sulla via della decarbonizzazione, puntando su un sistema energetico più pulito, efficiente e resiliente.

Il contesto normativo è in costante evoluzione e costituisce fattore di complessità in un settore già di per sé complesso per gli aspetti tecnici. Appare quindi essenziale un supporto anche di natura legale fin dalle prime fasi del progetto per poter assicurare agli operatori la partecipazione alle procedure competitive per l'ottenimento degli incentivi.

1Decreto 19 giugno 2024 recante "Incentivazione degli impianti a fonte rinnovabile innovativi o con costi di generazione elevati che presentino caratteristiche di innovazione e ridotto impatto sull’ambiente e sul territorio” https://www.mase.gov.it/node/18946.

Oggetto del decreto sono i seguenti impianti:

  • solari termodinamici dotati di sistema di accumulo termico con capacità nominale di accumulo non inferiore a 1,5 kWh termici per ogni m2 di superficie captante se tale superficie è superiore a 50.000 m2; oppure non inferiore a 0,4 kWh termici per ogni m2 di superficie captante se compresa tra 10.000 e 50.000 m2;
  • geotermoelettrici a emissioni nulle;
  • geotermoelettrici tradizionali con innovazioni per l’abbattimento delle emissioni;
  • a biomassa in cui l’energia termica prodotta è prioritariamente autoconsumata in sito, a servizio dei processi aziendali, oppure immessa in un sistema di teleriscaldamento efficiente;
  • a biogas ottenuto dalla digestione anaerobica della biomassa, la cui energia termica prodotta sia prioritariamente autoconsumata in sito, a servizio dei processi aziendali, oppure immessa in un sistema di teleriscaldamento efficiente;
  • fotovoltaici galleggianti, sia in mare che nelle acque interne;
  • eolici in mare, sia a fondamenta fissa che galleggianti;
  • per la produzione di energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia marina. 

 2Decreto direttoriale del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica recante “Approvazione delle Regole operative del DM 19 giugno 2024” c.d. FER 2 https://www.mase.gov.it/bandi/decreto-direttoriale-del-ministero-dellambiente-e-della-sicurezza-energetica-recante 


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